Giornata micidiale, 44 km prevalentemente su pavè. Seguendo il percorso del cammino, che rimane un po’ discosto dalle arterie principali, sembra quasi che dai tempi dei romani non vi siano stati dei grandi cambiamenti a livello stradale, ma bisogna anche dar atto che sono stati fatti anche degli sforzi per cercare di non intaccare questa testimonianza, ed in alcuni tratti troviamo dei cartelli che illustrano il progetto di riattazione avvenuto per quella specifica zona. Sta di fatto che camminare su questo terreno, col peso del sacco, non è uno scherzo. |  |
 | Ci accompagna il suono delle campane col tradizionale ritornello dell’Ave Maria. Anche l’abbaiare dei cani non mancava. Ci ha pure colpito la sfrenata attività edilizia che si riscontra passando dai vari paesini, dove si incontravano spesso case vuote di recente fattura, costruite anche in zone impensabili. |
Leggiamo sulla guida, che volendo si può accorciare il percorso lungo la statale, ma Bruno rimane fedele al nostro freccione giallo e incomincia a salire la collina che sembrava interminabile. Essendo un po’ stanchi ci informiamo su qualche possibilità d’alloggio, ma scrollavano inesorabilmente la testa accompagnato dal tipico gesto “adelante, adelante”. Alle porte di Braga, incontriamo una gentilissima persona che ci accompagna per 2 km fino alla porta dell’albergo che riteneva di giusto livello per le nostre esigenze. |  |
 | Per Bruno fu un tocca sana perché poté finalmente chiacchierare senza tregua, sulle usanze e la vita del posto. Dai racconti del nostro cicerone, si percepiva una certa tristezza ed amarezza, perché durante i preparativi per i campionati di calcio, la zona era molto attiva e intraprendete, ma poi tutto fini, e la città è ripiombata nella sua, secondo lui, “tragicità” abituale. |
Ceniamo in albergo e scegliamo tutti “ el plato do rei”. Quando arrivò era un “deja vu” ed era la tipica braciola di maiale con sopra lûovo al tegamino, un mucchietto di riso e le patate fritte con un po’ di giardiniera, bè almeno adesso sapevamo come si chiamava il piatto tipico della zona. |  |
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 | Dopo cena curiosiamo un po’ per il centro, e effettivamente era l’unico quartiere un po’ interessante, con la sua imponente cattedrale e una grande caserma lungo la strada principale.
La giornata da Covale a Braga ha comportato circa 56’500 passi e 44 km. |