Come organizzarlo
Credencial
È il documento che accompagna il pellegrino, e serve a raccogliere tutti i “seglios” durante il cammino. Viene rilasciata dall’ufficio del Camino de Santiago per 50 centesimi. | |
Oppure per 1-3 euro nei principali ostelli o delle cittadine più importanti, vedi elenco a lato. In svizzera si può ottenere presso il signor Josef Schönauer o diventando membro dell’associazione amici del cammino…. RONCESVALLES – Oficina del peregrino | BURGOS – Albergue de peregrinos (Asociación de amigos del Camino de Burgos) |
Capitulum
La conchiglia
Vestiario
Scarpe
Consiglio una scarpa da trekking bassa, e se possibile in Gore-tex, poiché spesso al mattino troviamo la bruma e anche i sentieri possono essere allagati dopo i tipici acquazzoni. Ricordatevi che i piedi si gonfiano dopo ore di cammino. Per quanto riguarda le calze, preferibilmente sintetiche con sagomatura per il piede destro e sinistro e non troppo grosse.
Alimentazione
Frutta secca e barrette di cereali sono l’ideale in rapporto rendimento- peso. Per l’acqua, si consiglia una bottiglia di pet da 1 litro. Durante il cammino si troverà tutto il resto, specialmente frutta fresca e il mitico panino al jamon serano.
Trovo molto utili i sali di Schussler 1 pastiglia nr. 2 ogni ora, e alla sera una decina della nr. 7
Piedi
Materiale
Un buon sacco da 40 l, una mantellina che copra bene anche il sacco, capellino e per chi vuole i bastoni, che non sono essenziali visto che sono rare le ripide discese, ma comunque fanno compagnia. |
Pianificazione
Devo dire che il 90% delle informazioni le ho trovate sul sito www.mundicamino.com con pratiche cartine che includono i dislivelli oppure www.mundicamino.org. Di grande aiuto per il camino portoghese è stato invece il sito italiano www.pellegrinando.it. Ulteriori informazioni si trovano sulle migliaia di pagine in internet, con vari consigli magari più aggiornati. Per i voli c’è una grande scelta, e il vantaggio dei biglietti di oggi è che vanno ordinati singolarmente per l’andata e il ritorno, quindi voli a Oviedo e torni da Santiago. A seconda del luogo di partenza ho scelto Easyjet oppure Ryanair, e per spostamenti interni con Iberia. Comunque lungo il percorso, ovviamente non a qualsiasi ora, ci sono le corriere e spesso anche il treno. I dettagli si trovano sulle pagine di RENFE, unico neo sono i collegamenti col Portogallo, rare e con pessime coincidenze. Tenete sempre un giorno di riserva nella pianificazione, ovviamente quando siete legati ai tempi come noi comuni lavoratori, in attesa della meritata pensione.
Lo spirito del pellegrinaggio
Non posso dire di sentirmi molto cristiano, ma sta di fatto, e non lo posso negare, che sono cresciuto in un ambiente con questa impronta. Durante la mia crescita personale, attraverso molti viaggi, confrontandomi con il pensiero di altri mondi e realtà, a poco poco ho maturato uno scollamento dalla mia educazione di origine. Non sono attratto e non condivido altre religioni, ma sento fortemente in me, nelle mie viscere una gran voglia di tornare alle “origini”, che non devono necessariamente avere una connotazione religiosa, ma comunque sono vicine al superiore. Alla mia età e con le mie esperienze di vita, mi sento di riconoscere di essere sempre stato “accompagnato” nella mia evoluzione da forze ancestrali che al momento opportuno erano al mio fianco per guidarmi.
Il cammino di Santiago de Compostela, nonostante la sua preponderante connotazione cattolica, permette di riscoprire antichi valori pagani che hanno il grande pregio di poter trasmettere forti e impregnanti energie ad ogni pellegrino indipendentemente dal suo credo religioso o culturale, sempre che sia “desideroso” di scoprirle.
Per entrare nel “carisma” del pellegrinaggio, ci vogliono parecchie settimane di cammino, quindi per chi va per un periodo abbastanza breve, è basilare una preparazione mentale all’evento. Questo per non trovarsi nella situazione di farsi accompagnare da tutto il bagaglio di sospesi e problemi portati da casa durante tutto il cammino, rendendosi poi conto in cattedrale a Santiago, che siamo venuti per ricaricare lo spirito e la mente, per poter meglio affrontare la nostra vita complessa e una quotidianità con rari eventi accompagnati da calore umano.
Amo raccontare un aneddoto che mi capitò alla prima esperienza. Un vecchietto Italiano che ovviamente portava bene la sua età, girava per i vari tavoli dell’ostello, vantandosi di aver percorso 32 km in 7 ore e 15. Quando mi chiese quanto avessi percorso io, gli risposi: “ma toglimi una curiosità, saresti capace di farne 25 di km in 7 ore e 15?” Il poveretto rimase senza parole, con un’espressione piuttosto cupa, e penso si sia allontanato ritenendo che io non ero del tutto connesso!
Dalle esperienze che ho potuto raccogliere, i “veri” pellegrini sono spesso latino americani, dei paesi dell’est e scandinavi, mentre per gli anglofoni è una grande moda e non sono disposti a rinunciare ad alcool o fumo.
Per molti Portoghesi e Spagnoli, pur passando dal loro paese non capiscono bene cosa sia, sono piuttosto gli anziani che sanno della sua esistenza, perchè non avendo un’automobile ne percorrevano spesso un tratto, e oggi ne deplorano il pessimo stato o la modifica del percorso.