L’anima


Ferite dell’anima più dolorose di quelle fisiche

“Le ‘cicatrici’ dell’animo sono più indelebili di quelle del corpo, infatti il ricordo del dolore fisico è meno vivido e fa meno male del ricordo delle pene emotive.”

E’ quanto sostiene uno studio diretto da Zhansheng Chen della Purdue University in Indiana pubblicato sulla rivista Psychological Science.

Gli esperti hanno misurato su un gruppo di studenti la ‘potenza’ del ricordo di esperienze negative e dolorose vissute in passato, sia di tipo fisico sia di tipo emotivo. Per farlo hanno chiesto ai ragazzi di scrivere di queste esperienze e subito dopo li hanno sottoposti a un difficile test mentale.

L’idea degli psicologi è che, se il segno lasciato dalle esperienze negative è influente, il solo fatto di ricordarle deve essere destabilizzante a tal punto da compromettere l’esito del test mentale. Contemporaneamente con questionari psicologici i ricercatori hanno anche stimato quanto fosse vivido il ricordo delle esperienze rievocate dai volontari.

E’ emerso che le esperienze relative al dolore fisico sono sempre ‘rivissute’ in modo poco sentito, il loro ricordo è poco vivido e blando l’effetto negativo prodotto sull’esecuzione del test. Invece il ricordo delle pene interiori è più vivido e gli effetti deterioranti nell’esecuzione del test mentale appaiono in modo evidente. I punteggi totalizzati da chi aveva appena rievocato esperienze emotive negative erano sempre superiori a quelli di chi invece aveva ripensato ad una situazione in cui aveva provato dolore fisico.

Secondo gli psicologi questa vulnerabilità umana è ‘colpa’ del nostro essere evoluti: la corteccia cerebrale umana infatti, nel darci numerose capacità cognitive e sociali, ci rende però più vulnerabili alle pene interiori, alle delusioni, al dolore ‘sociale’.